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di Cristiano Checchi
Si è fermato il ciclo di risultati positivi per Ranieri alla guida della Roma. Si è fermato come peggio non poteva, perdendo una partita a tratti dominata, contro un avversario che senza un rigore quanto mai dubbio non avrebbe mai riaperto la partita.
Una Roma del primo tempo perfetta cancellata, neanche a dirlo, da Roberto Rosetti, non da Ronaldinho o Pato come era lecito aspettarsi. Lo stesso signore, Rosetti, di Roma-Inter 4-1, quando per convalidare il primo gol alla Roma ha dovuto attendere che i giallorossi ne segnassero quattro di reti regolari. Lo stesso che due anni fa inventò l’espulsione di Mexes negando alla Roma la possibilità di prendersi uno scudetto quanto mai meritato.
In vantaggio subito con Menez, ottima prestazione la sua, abile nello sfruttare al meglio un errore macroscopico di Tiagho Silva. È sempre Menez a rendersi pericoloso con incursioni centrali palla al piede. Alla seconda azione dentro l’area di rigore Tiagho Silva lo stende e Rosetti pensa bene di non concedere un rigore nettissimo. Forse tratto in inganno dal tentativo di Menez di concludere l’azione nonostante il fallo. Aggravante questa per l’arbitro, visto che l’onestà del giocatore andrebbe premiata non doppiamente punita.
L’errore della Roma è questo: non aver chiuso in vantaggio di 3 o 4 gol il primo tempo. Punteggio che sarebbe stato assolutamente meritato. Nella ripresa ecco che accade il fattaccio, come al solito verrebbe da dire: Rosetti inventa un rigore per fallo, presunto, di Burdisso su Nesta. Il difensore argentino scalcia il pallone prima di toccare il difensore rossonero.
Dal rigore in poi, trasformato da Ronaldinho, la partita cambia, i giocatori della Roma si innervosiscono, il Milan prende coraggio e Pato inventa un gran gol. Il 2 a 1 non cambierà più, Rosetti in compenso ne combinerà altre delle sue. Quasi per compensazione espelle Ambrosini per una pseudo gomitata ai danni di Burdisso, dimenticandosi però di espellere pochi minuti dopo Nesta che ferma Okaka con un fallo da ultimo uomo.
Il nervosismo della Roma è palese, il mondo romanista si è stancato di dover subire trattamenti di questo genere ogni qual volta ci si avvicina a Milano. Dalla dirigenza alla squadra passando per l’allenatore (che non è ancora abituato, Spalletti, per esempio, ne ha passate tante di questo tipo) hanno lanciato tutti lo stesso identico messaggio: BASTA!
Edited by Baldo87 - 19/10/2009, 21:54 |