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L'Angolo del Romanista have:
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Most users ever online was 14 on 18/11/2011, 20:43


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view post Posted on 12/4/2010, 12:13 by: Baldo87Reply

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fonte immagine: www.corrieredellosport.it

A volte nel calcio l’inimmaginabile accade, accade che a cinque giornate dalla fine la Roma è prima in classifica da sola. L’ultima volta nel 2007 dopo le prime giornate di campionato, più recente, invece, è l’ora passata in testa nel maggio del 2008, in quell’occsasione ci pensò Ibrahimovic a togliere dall’imbarazzo l’Inter. Adesso è la Roma padrona del proprio destino. Basta radioline allo stadio, non si dovrà più aspettare il favore di qualche altra squadra, adesso si deve fare affidamento solo su se stessi. Servirà una prova di nervi per superare l’ennesimo ostacolo: la Lazio. Il destino è beffardo, ai cugini la possibilità di far perdere il primato appena conquistato. Un primato frutto di 14 punti recuperati all’Inter. Frutto di 23 risultati utili consecutivi: 17 vittorie e 6 pareggi. Il 28 ottobre la Roma perdeva in casa dell’Udinese per l’ultima volta in campionato, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che Roma e la Roma lunedì 12 aprile si sarebbe svegliata da capolista.

Il tutto è frutto anche di una pazza Inter che ha perso questo immenso vantaggio distratta, forse troppo, dalla corsa in Champions League. La settimana prossima i neroazzurri affronteranno il Barcellona, domani la Fiorentina per il ritorno della semifinale di Coppa Italia e venerdì la Juventus per il derby d’Italia. È senza dubbio un trittico durissimo. Il derby d’Italia rischia di essere il più importante della 34° giornata. In caso di non vittoria dell’Inter la Roma sarebbe comunque prima anche perdendo il suo di derby. Detto questo resta il fatto che gli uomini di Ranieri per portare a compimento questa storica impresa devono pensare solo a vincere. Non si gioca più con la spensieratezza di qualche giornata fa, quando l’unico obiettivo era quello di andare più in alto possibile. Adesso il peso comincerà a farsi sentire, è adesso che la squadra deve ragionare da grande, isolarsi e pensare solo al derby come una partita normalissima che non da nient’altro che tre punti, come tutte le altre partite. In una città come Roma è difficile ragionare così ma è questa l’unica strada da percorrere per far si che il 16 maggio il campionato abbia una nuova padrona.
Cristiano Checchi




Edited by Baldo87 - 12/4/2010, 23:30
Comments: 0 | Views: 144Last Post by: Baldo87 (12/4/2010, 12:13)
 

B_NORM    
view post Posted on 29/3/2010, 21:24 by: Baldo87Reply



Il match di sabato alle 18 è stato un tripudio giallorosso; la Roma ha battuto finalmente l’Inter all’Olimpico e adesso si fa fatica a non volare con la fantasia. Roma – Inter è stato un susseguirsi di emozioni, i giallorossi hanno retto fino alla fine contro tutto e tutti. Sul palo di Milito, allo scadere, per un secondo i cuori dei tifosi di casa hanno smesso di battere per poi riprendere a pulsare a doppia velocità quando Morganti ha preso una delle poche decisioni corrette nell’arco della serata: fischiare la fine della partita.

I protagonisti non sono stati solo i giocatori, non lo è stato un De Rossi immenso, non lo è stato Pizarro, che sembra uno della Curva Sud più che uno venuto dal Cile, non è stato protagonista il cecchino Toni. Lo è ancora una volta l’arbitro. La Roma ha vinto e a maggior ragione deve essere sottolineato lo scandalo che è stato l’arbitraggio, neanche a dirlo ai danni della Roma. Per un rigore dubbio richiesto dall’Inter, per una trattenuta di Burdisso su Milito, fallo assai dubbio vista la facilità con cui l’argentino dell’Inter è andato giù, ne manca uno netto alla Roma per l’uscita goffa di Julio Cesar su Brighi, che è stato follemente ammonito per simulazione. Il primo tempo scorre via con una buona Roma che soffre solo le avanzate di Maicon, il pericolo più grande per la porta di Julio Sergio arriva da un colpo di testa di Samuel che si stampa sulla traversa.  Nella ripresa l’Inter è più propositiva, Milito centra l’incrocio dei pali da posizione impossibile con Julio Sergio che comunque controllava la situazione. I pali alla fine saranno tre per la squadra di Mourinho, se però la squadra non riesce a segnare ci pensa la terna a correre in soccorso dello squadrone neroazzurro. Il gol del pareggio è difatti viziato, se questo termine può bastare a descrivere l’azione, dal fuorigioco di ben tre giocatori: Pandev, Milito ed Et’o. Non è record assoluto però, infatti l’Inter a Siena riuscì a segnare con  cinque giocatori in fuorigioco.

Due anni fa l’Inter a Milano raggiunse la Roma all’ultimo minuto dopo che Rosetti aveva riaperto la partita cacciando Mexes e lasciando la possibilità a Burdisso, ai tempi interista, di finire la partita, stesso diritto è stato concesso sabato a Chivu dopo che il romeno si era divertito a calpestare Luca Toni sdraiato ormai per terra. Il quadro della partita è bello che fatto: ennesimo furto dell’Inter, stavolta mal riuscito. L’Italia ha la memoria corta, tutti ricordano solo quello che fa più comodo, sentire l’Inter lamentarsi per l’arbitraggio di sabato pomeriggio è qualcosa che fa male al calcio. Sarebbe il caso che tutto il mondo Inter ricordasse quando erano loro a lamentarsi del sistema Juve, devono ricordare quello che è stato il campionato di due anni fa e soprattutto dovrebbero fa...

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Comments: 0 | Views: 149Last Post by: Baldo87 (29/3/2010, 21:24)
 

B_NORM    
view post Posted on 23/3/2010, 14:15 by: Baldo87Reply

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Imperativo provarci! Ormai non ci si può più nascondere dietro a un dito, la Roma ci ha provato in tutti a modi a mantenere la calma, a non considerarsi in lotta per lo scudetto, ma adesso, a soli quattro punti dalla vetta, è un dovere morale e di buon senso dover accettare il fatto di esserci. Chi ha buona memoria ricorderà sicuramente la posizione della Roma solo un girone fa. La Roma dopo le prime dieci giornate di campionato aveva 11 punti, adesso ne ha 56, da allora sono state 13 vittorie e 6 pareggi, un cammino da scudetto che grazie all’Inter e il Milan, le quali hanno avuto più o meno lo stesso andamento dei giallorossi, tale può diventare.

È ovvio che tra le tre la Roma non è la favorita, a restarlo è sempre lo squadrone di Mourinho che però, a differenza di Milan e Roma, è impegnata in Champions League. Dato per assodato questo fatto è comunque un dovere prendere coscienza della propria forza ed è un obbligo valorizzare al meglio il grandissimo campionato che, comunque vada a finire, è stato fatto. Sono tante nella storia della Roma le occasioni perse che hanno lasciato nel tifoso romanista tanti rimpianti, da Roma - Liverpool a Roma - Lecce passando per Venezia –Roma, fino ai troppi pareggi del campionato 2007-2008; anche se in quell’anno a farla da padrone furono gli arbitri e Ibrahimovic..

Il Milan dovrà giocarsi il tutto per tutto senza Beckham e Nesta, e dovrà fare a meno, almeno per un mese, di Pato. Alle assenze si aggiunge un calendario che nelle ultime partite vede un ciclo da brividi: Catania, Sampdoria, Palermo, Fiorentina, Genoa e Juventus. L’Inter come organico è decisamente superiore alle dirette concorrenti ma giocare la Champions League, con un quarto di finale abbordabile, potrebbe portare via tantissime energie alla squadra. La Roma, sfida con l’Inter a parte, ha solo il derby di complicato poi tutti match abbordabili. Quindi l’imperativo resta provarci per non esser costretti a ricordare anche questo campionato come il campionato di quello che poteva essere e che invece non è stato…
Cristiano Checchi




Edited by Baldo87 - 23/3/2010, 14:38
Comments: 0 | Views: 139Last Post by: Baldo87 (23/3/2010, 14:15)
 

B_NORM    
view post Posted on 7/3/2010, 17:14 by: Baldo87Reply

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fonte immagine: www.ilsussidiario.net

Si  è concluso a reti bianche il big match della 27 giornata. La seconda e la terza hanno fatto cosi felice l’Inter. Nel primo tempo le emozioni sono state poche, dopo una partenza sprint della Roma i rossoneri hanno preso le misure ai giallorossi. Il centrocampo romanista non è stato in grado di bloccare il fulcro del gioco del Milan, Pirlo ha difatti goduto di troppa libertà. De Rossi, Perrotta e Taddei sono apparsi in evidente calo, hanno fatto fatica a coprire, nel secondo tempo la Roma ha infatti giocato solo di rimessa. Baptista nel primo tempo è apparso in salute confermando i passi in avanti fatti vedere a Napoli. È mancato in casa giallorossa Vucinic, il montenegrino è sembrato sotto tono dopo essere stato il trascinatore della Roma in questo lungo periodo senza attaccanti. È tornato anche Luca Toni, per lui poco meno di metà tempo. Minutaggio importante per l’ariete di Ranieri che sarà cosi pronto per la trasferta di Livorno. Bene i rientri di Julio Sergio e Pizarro che ovviamente ha sofferto non avendo ancora i 90 minuti nelle gambe.

Al Milan mancavano Pato, Gattuso e Seedrof ma l’assenza di questi quasi non si è fatta sentire. A sorpresa Leonardo ha sostituito Pato con Huntelaar affiancandolo al solito Borriello. I due si sono resi pericolosi soprattutto nella ripresa. Per la porta di Abbiati i pericoli sono arrivati dal tiro di De Rossi a inizio partita dopo una bellissima azione individuale, da un tiro di Baptista dalla lunga distanza deviato in calcio d’angolo e nella ripresa da Vucinic, con un colpo di testa da posizione favorevolissima su croos di Riise. L’ultimo pericolo è giunto proprio da un tiro del norvegese al 90° minuto sventato in calcio d’angolo dal portiere rossonero. Il possesso palla dice nettamente Milan, ed è lecita la presenza di rammarico in casa Milan; la Roma non ha giocato la miglior partita e un pareggio alla fine va anche bene. Adesso i capitolini sono attesi in casa del Livorno dopo di che sarà l’Udinese a fare visita all’Olimpico, che in campionato continua ad essere bunker inviolato ormai da un girone intero. Sta per iniziare il rettilineo dopo il curvone di cui Ranieri ha tanto parlato, la scudetto è solo un sogno, c’è da confermare il terzo posto, e da certificare il passaggio in finale di Coppa Italia. Le partite con le big sono quasi finite, manca solo l’Inter, l’altra sarebbe il derby, dopo quattro mesi cosi sarebbe un peccato sciupare tutto con le squadre di seconda fascia. Nota a parte merita la grandissima cornice che è stata lo Stadio Olimpico, vedere lo stadio pieno fa sempre bene al calcio.


Cristiano Checchi

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Comments: 0 | Views: 146Last Post by: Baldo87 (7/3/2010, 17:14)
 

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view post Posted on 28/2/2010, 23:23 by: Baldo87Reply

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fonte immagine: www.tuttosport.com
Si ferma la Roma, è questo l’evento della domenica. Dopo sette vittorie consecutive la Roma si blocca e lo fa nello stesso identico modo in cui l’aveva fatto l’ultima volta. A Cagliari la Roma si fece rimontare da due a zero a due a due, oggi la brutta abitudine si è ripetuta. De Rossi e compagni non hanno saputo difendere il doppio vantaggio frutto delle reti di Julio Baptista e Vucinic.

Denis e Hamšík sono i marcatori napoletani. Se le due partite di Europa League sono stato un indizio la terza partita contribuisce a fare una prova: la difesa giallorossa ha ripreso a  scricchiolare pericolosamente. È anche vero che la squadra comincia ad essere stanca, forse troppo, la lunga rincorsa comincia a farsi sentire sulle gambe dei vari Taddei e Perrotta. Se questo è vero c’è anche da considerare che a 30 secondi dalla fine la Roma stava espugnando il San Paolo. Aggiungiamo anche che il rigore concesso ai padroni di casa è più che dubbio. La sostanza però non cambia la sofferenza c’è comunque stata, nonostante il doppio vantaggio. Sabato sera all’Olimpico arriva il Milan, per quello che diventa, per forza di cose, il match da non sbagliare. La Roma deve vincere per mettere un macigno sulla qualificazione diretta in  Champions League.

L’ex Ranieri si è presentato a Napoli con una grande novità: difesa a tre, come mai prima d’ora. Mexes Juan e Burdisso bassi, Motta e Riise alti, sulla linea dei centrocampisti, insieme a De Rossi, Perrotta e Taddei, l’attacco affidato a Vucinic e Baptista. Analizzando i singoli gli ultimi due sono stati i più positivi, specialmente nella ripresa Baptista è stato autore di un ottima prestazione. Schierato per l’attacco febbrile che ha colpito Menez nella notte, sarebbe stato lui il deputato a scendere in campo, il brasiliano con un grande numero si è guadagnato il rigore del vantaggio ed è stato molto utile nel tenere palla e nel far ripartire la manovra. Anche Vucinic è stato autore di una buona prestazione, il secondo gol è stata una gemma di bellezza.

I lati positivi possono quasi finire qui. Mexes, Juan, il migliore tra i tre, e Burdisso a tratti sono stati facilmente messi in difficoltà. Riise e Motta, non nei loro ruoli soliti, hanno offerto più copertura a scapito della fase offensiva. De Rossi non è più lui da tempo, sempre utile e encomiabile nella fase difensiva, ma troppo impreciso nella fase d’impostazione. Taddei e Perrotta, invece, cominciano ad avere un debito d’ossigeno, specie il primo, non indifferente. Altro capitolo è quello che bisogna dedicare a Doni, incolpevole sul gol di Denis. Non lo è nell’atteggiamento mostrato tra i pali: in più circostanze svagato, su due colpi di te...

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Comments: 0 | Views: 143Last Post by: Baldo87 (28/2/2010, 23:23)
 

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view post Posted on 21/2/2010, 12:41 by: Baldo87Reply
Inter-Sampdoria del 20 febbraio 2010. Abbiamo assisto all’ennesimo show di Josè Mourinho. L’allenatore portoghese da quando è arrivato in Italia si è reso protagonista di un gioco mediatico che evidentemente lo diverte molto. In ogni conferenza stampa dobbiamo ascoltare, avvolte nauseati, frecciate, attacchi e provocazioni arrivando anche a delle vere e proprie pillole di saggezza che il fenomenale allenatore dell’Inter è contento di regalarci.

Fenomenale, talmente fenomenale, che come ha fatto notare Ranieri (fortunatamente qualcuno che non si lascia abbindolare dalle sparate di Josè è rimasto), è passato da un certo Roman Abramovicha a Massimo Moratti e fare l’allenatore così non deve essere tanto difficile, sempre che il mago portoghese non voglia far credere il contrario e ci riuscirebbe visto l’enorme numero di giornalisti e opinionisti che danno credito illimitato alle sue parole

Ma in quest’ultimo periodo si sta toccando il fondo, se fondo esiste nel calcio italiano, si sperava di averlo toccato con calciopoli ma cosi non è. L’Inter, e in primis il suo allenatore, è frustrata per il complotto ai suoi danni per impedirgli di vincere lo scudetto. COSA? Ebbene si: Josè Mourinho ha così sentenziato. Ne parlò dopo il Derby vinto, con errori arbitrali a danno dell’Inter nessuno lo nega, e l’avrebbe confermato anche nel post-partita di Inter- Samp se solo Moratti non avesse imposto il silenzio stampa prevedendo forse quello che il suo pupillo Josè avrebbe detto. Forse il patron dell’Inter poteva anche evitare visto che Mourinho non è De Rossi, lui può parlare di complotti senza essere deferito, come invece capitò a Capitan Futuro, forse il povero Josè è giustificato, magari essendo straniero usa termini non proprio adatti molto probabilmente non lo fa apposta.

Tornando alla partita l’Inter ha giocato il match in nove per due espulsioni GIUSTE nei riguardi di Cordoba e Samuel. All’Inter GIUSTAMENTE non è stato concesso un rigore ad Eto'o visto che il camerunense compie un’EVIDENTISSIMA simulazione. Mou a bordo campo è un vulcano: s’inginocchia, ride e grida al furto. Furto di cosa?

Sugli spalti, imitando il modello spagnolo, i tifosi neroazzuri sventolano fazzoletti bianchi in segno di protesta per l’operato del signor Tagliavento. I tifosi dell’Inter perché adottano questo comportamento? Mou, che è sempre molto informato, non conosce la storia recente del nostro campionato? Non conosce gli errori, compiuti da un uomo che può sbagliare in quanto essere umano e quindi si trattava di buona fede (così i tifosi e dirigenti interisti, che ieri sera sventolavano e gridavano al complotto, chiamavano gli errori del campionato 2007-2008), a danno della Roma? Non solo nel già citato anno, quello in cui tutta Italia sa chi realmente meritava il tricolore, ma anche nello scorso campionato quando la Roma non dava fastidio, vedi Coppa Italia e il ritorno di Inter-Roma con Mario Balotelli autore di un tuffo degno della migliore Ca...

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Comments: 0 | Views: 181Last Post by: Baldo87 (21/2/2010, 12:41)
 

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view post Posted on 20/2/2010, 12:10 by: Baldo87Reply

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fonte immagine: www.tuttosport.com
di Cristiano Checchi
Nella vigilia di Roma-Catania torna un po’ di maretta in casa Roma. Erano 20 partite che non si conosceva il sapere della sconfitta. L’incantesimo si è spezzato, era ovvio che succedesse prima o poi, nella gara dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Panathinaikos: forse la meno adatta per fermarsi. La partita si è conclusa con un 3 a 2 per i greci, autori di una rimonta negli ultimi minuti di gioco. In vantaggio con un grandissimo gol di Vucinic la Roma si è fatta riprendere da Salpingidis, in rete da pochi passi sugli sviluppi di un corner con conseguente uscita sbagliata di Doni, subentrato a Julio Sergio infortunatosi intorno al 40° del primo tempo. La Roma è brava a regaire, Cerci entrato per uno stanco Taddei si guadagna un calcio di rigore che David Pizarro realizza. Dal 2 a 1 i giallorossi si spengono e il Panathinaikos con Hristodoupoilos prima e con Cisse dopo raggiunge e supera la Roma. Il finale è 3 a 2. Il 25 febbraio servirà l’Olimpico delle grandi occasioni per andare avanti in una competizione che la Roma deve a tutti i costi provare a vincere. Per la gara di ritorno si spera di aver recuperato Totti e Perrotta. 

Comments: 0 | Views: 149Last Post by: Baldo87 (20/2/2010, 12:10)
 

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view post Posted on 31/1/2010, 23:00 by: Baldo87Reply

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fonte immagine: http://estb.msn.com
di Cristiano Checchi

La vittoria che non ti aspetti: cross di Adrian Pit gol di tacco di Stefano Okaka Chuka. È stato questo il tandem che ha dato la vittoria alla Roma di oggi, giocatori e schemi che potranno far parte anche della Roma del futuro.

Non fa parte della Roma di oggi l’eroe della giornata, Okaka, infatti, raggiungerà i nuovi compagni del Fulham nella giornata di Lunedì. Un grande in bocca al lupo a Stefano che possa tornare, dopo questa esperienza, pronto per essere il centravanti di lungo corso che la Roma vuole.

Analizzando la partita non si può che fare una considerazione: questa squadra non molla mai. È la seconda partita consecutiva che arrivano i tre punti negli ultimi due minuti. Stavolta però era stata la Roma ad essere rimontata. In vantaggio, con un altro grandissimo gol di Riise, gli uomini di Ranieri non sono riusciti a bissare il gol del Norvegese, per colpa anche di Cruci migliore in campo tra i senesi. Cosi è Vergassola, allo scadere del primo tempo, a pareggiare spingendo in rete la respinta di Julio Sergio su un grandissimo tiro dalla distanza.

Nel secondo tempo è Curci a farla da padrone. Il portiere di scuola Roma compie miracoli su Burdisso, due volte, e su Taddei. È invece una mischia a ribattere il destro a botta sicura di Baptista, a proposito negativa la prestazione del brasiliano. Sembrano perse le speranze quando Pit, entrato per l’infortunato Taddei, crossa un pallone rasoterra che Okaka spinge in porta con un colpo di tacco fantascientifico: è delirio. Okaka, De Rossi e Pit arrivano fino ad arrampicarsi sul cancellone della sud. Scene di giubilo che riconducono la passione a questo sport. Passione e cuore che a Roma, sponda giallorossa, battono sempre più forte. In attesa di Fiorentina-Milan la Roma è seconda in classifica pari con gli uomini di Leonardo. La Juve è distante  sette punti, la Fiorentina dieci, la Lazio, così per semplice curiosità vista la posizione di classifica dei biancocelesti, è a diciannove punti di distanza: sognare la Champions è possibile. 




Edited by Baldo87 - 31/1/2010, 23:52
Comments: 0 | Views: 206Last Post by: Baldo87 (31/1/2010, 23:00)
 

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view post Posted on 24/1/2010, 14:03 by: Baldo87Reply

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fonte immagine: www.gazzetta.it

di Cristiano Checchi
Dal 2001-2002 la Roma non espugnava la Torino bianconera. Ieri sera la lunga attesa è finita: la Roma batte la Juventus 2 a 1. La rivincita di Claudio Ranieri è compiuta. Non solo Ranieri si è tolto un sassolino dalla scarpa, contro quella dirigenza poco elegante nei suoi riguardi, anche Totti finalmente è riuscito a timbrare il cartellino sul campo della Juventus.

Primo tempo equilibrato, la Roma è pero costretta a cambiare i piani: fuori Toni per infortunio dentro Totti, che è più o meno al 40% della condizione. È nella seconda frazione che accade tutto, il solito Del Piero segna un grande gol di sinistro al volo da posizione defilata, la Roma è sul rischio di crollare ma la mentalità è cambiata: l’ordine e la compattezza hanno prevalso. Taddei è abile a superare Grosso con una finta a rientrare in area di rigore, il laterale azzurro allarga il braccio e stende il brasiliano, Tagliavento assegna il giusto rigore. Totti contro Buffon, scontro tra amici, Totti angola più che mai alla destra di Buffon che intuisce ma nulla più di fronte alla precisione del tiro.

La tranquillità in casa giallorossa torna a farla da padrone, non è altrettanto per la Juventus che da un calcio d’angolo a proprio favore prende un contropiede magistrale organizzato da Taddei che mette Riise davanti a Buffon il quale è costretto ad immolarsi, con un intervento da karatè, per fermare il norvegese spedito verso la porta ormai vuota. Sacrosanto il rosso.

Sembra finita, c’è il tempo di vedere l’esordio di Candreva in bianconero, quando da un retropassaggio sbagliato di Vucinic sta per partire il contropiede di Diego, è allora che entra in scena un piccolo grande Pizarro. Il cileno si butta in scivolata in allungo per fermare il brasiliano, gli sradica il pallone dai piedi, si sistema il pallone e fa partire un cross di precisione imbarazzante per la testa di Riise: grande colpo di reni del difensore ed è gol, giustizia è fatta è proprio Riise a marcare il gol vittoria.

Stasera c’è il derby della madonnina sarà solo una bella partita da vedere senza fare calcoli e strani sogni: è questo il compito della Roma, fare tanti punti senza guardare avanti. 




Edited by Baldo87 - 25/1/2010, 18:44
Comments: 0 | Views: 160Last Post by: Baldo87 (24/1/2010, 14:03)
 

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view post Posted on 18/1/2010, 22:35 by: Baldo87Reply

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fonte immagine: www.tuttosport.com

di Cristiano Checchi
Un pomeriggio così Luca Toni lo sognava da tanto e non si può essere che contenti per lui e per la Roma che dopo la grande rincorsa, iniziata a Siena con il debutto di Ranieri, è arrivata al terzo posto. Il Genoa nulla ha potuto contro la superiorità della Roma che con Toni davanti può davvero sognare. Avere una punta con quelle caratteristiche è utilissimo e a Roma era dai tempi di Batistuta che non se ne aveva una.

Non è ovviamente solo di Toni il merito di questa posizione, l’ariete è arrivato da meno di un mese, grande merito è di chi ha creduto nel progetto Roma, di chi lavorando duro ora sta raccogliendo ciò che  ha seminato, due nomi su tutti: Perrotta e Taddei.

È proprio Simone Perrotta, alla prima da capitano, a dare il via alle danze al 16° del primo tempo, dopo che Toni aveva già avuto due buone occasioni. Al minuto 44 è arrivato il momento di Toni, tutto l’Olimpico aspettava la classica esultanza con la mano all’orecchio e grazie all’assist di Vucinic è arrivato cosi il suo primo timbro in giallorosso. Il neo acquisto ci ha preso gusto e al 60° ha replicato con un grandissimo colpo di testa sulla bella punizione battuta ancora da Vucinic.

La partita è più o meno finita li. Si attendeva solo la fine aspettando la conferma delle notizie positive che arrivavano degli altri campi: la Fiorentina perdeva in casa con il Bologna, la Juve perdeva contro il Chievo.  

Adesso la Roma è terza e sabato sera all’Olimpico di Torino c’è Juve-Roma. Se c’è qualcuno che dopo la partita d’andata aveva previsto che il ritorno si sarebbe giocato con la Roma terza, due punti sopra lo squadrone di Ferrara, fresco dell’arrivo di Cannavaro, Grosso, Melo e Diego, alzi la mano per ricevere le meritate scuse dalle accuse di pazzia ricevute dopo una previsione del genere
.



Comments: 0 | Views: 134Last Post by: Baldo87 (18/1/2010, 22:35)
 

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